A turbare i sogni d’estate e il desiderio di arrivarci in forma, non c’è solo la cellulite.
Altro inestetismo insidioso, spesso più difficile da debellare in quanto radicato nel tempo, è la cosidetta adipe localizzata. Quella per intenderci rappresentata da un tessuto ricco di cellule adipose, frequente in alcune zone corporee come ad esempio le cosce con le cosidette coulotte de cheval, la parte bassa dell’addome, sotto forma di pancetta, i fianchi che nell’uomo corrispondono alle ben note “maniglie dell’amore”. La caratteristica dell’adipe localizzata è proprio quella di essere concentrata solo in queste zone che abbiamo appena indicato e può pertanto colpire soggetti di ambo i sessi magari normolinei nelle altre zone del corpo. Il grasso generalizzato caratterizza individui che invece presentano il grasso corporeo distribuito un po’ ovunque.

Adipe localizzata: i fattori che ne influenzano l’insorgere.

Altra caratteristica dell’adipe localizzata è che è condizionata da variabili quali il sesso, l’età, l’attività fisica praticata, le abitudini alimentari.

Il sesso fa si ad esempio che negli uomini l’adipe localizzata provochi l’aspetto androide cosidetto a “mela” che consiste in una concentrazione di grasso nella parte alta del corpo, dall’ombelico in su e comporta ad esempio un aumento di glicemia, trigliceridi e di conseguenza un maggiore rischio cardiovascolare per la salute.
Nelle donne di contro si realizza la forma a pera o ginoide, con concentrazione delle adiposità in cosce, fianchi e natiche e nell’addome sotto l’ombelico.

Altro fattore determinante è l’età e, seppure negli ultimi anni questo fenomeno si stia diffondendo, soprattutto a causa dei cattivi stili di vita, anche tra i giovani, in genere l’adipe localizzata aumenta dopo i 40 anni a causa del fatto che con l’avanzare dell’età diminuiscono nella donna gli estrogeni e nell’uomo il testosterone e aumenta di contro la resistenza all’insulina che determina un accumulo di grasso sempre maggiore.

C’è poi l’attività fisica che ha un ruolo fondamentale sulla presenza o meno di adiposità localizzate; è indiscusso infatti che chi fa regolarmente movimento tende ad avere una adiposità più omogenea che localizzata; e non si può negare poi che una dieta equilibrata mette al riparo dall’insorgere dell’adipe.
Nutrirsi in modo corretto sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, apportando all’organismo la giusta quantità di energia e nutrimenti, lo mette al riparo da carenze ma anche da eccessi che non smaltiti determinano come conseguenza gli accumuli di grasso che ben conosciamo.

Contro l’adipe localizzata le soluzioni veramente efficaci.

Fermo restando che la dieta serve soprattutto contro l’adipe generalizzata, una cura d’urto contro quella localizzata prevede un’azione sugli alimenti che sono allo zenit del concetto di alimentazione “sana” e che invece sono responsabili delle tossine che introdotte nel nostro corpo facilitano la formazione dell’adipe localizzata. Parliamo degli zuccheri anche sotto forma di bibite gassate, poi ancora alcolici e superalcolici e ovviamente i grassi saturi tanto presenti nei formaggi stagionati, nei condimenti, negli insaccati e nella carne rossa.

Accanto ad un allenamento mirato capace di provocare un dimagrimento localizzato, ancora una volta solo un intervento professionale può aiutare nello scopo, l’estetica di qualità infatti, fatta di esperienza acquisita e aggiornamento, coadiuva in modo ottimale un programma mirato all’eliminazione dell’adipe localizzata. Un aiuto in questo senso lo danno i macchinari specifici per risolvere il problema: l’LPG, la Radiofrequenza, la Cavitazione che se fatti in Centri specializzati, come l’Oasi del Benessere ad esempio, promettono e mantengono una effettiva riduzione di volume dell’adipe corporea.

Sopri il nostro protocollo dimagrimento.